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14.09.2020

#PROCESSOPESTICIDI - Da un comunicato stampa pubblicato sul sito della Provincia autonoma di Bolzano si apprende che l'assessore provinciale Schuler, insieme ai frutticoltori dell'Alto Adige/Südtirol, avrebbe ritirato le accuse contro Bär e Schiebel

BOLZANO, 14.09.2020 – La manifestazione di protesta organizzata per domani, martedì 15 settembre, si svolgerà in ogni caso. La difesa degli imputati esprime prudenza: manca conferma ufficiale in merito al ritiro delle accuse e la chiusura del procedimento dovrà essere disposta dal tribunale. La fine del processo rappresenterebbe una vittoria per il diritto alla libertà di espressione.

Secondo quanto si apprende dal comunicato stampa provinciale, l'assessore all'agricoltura della Provincia autonoma di Bolzano, Arnold Schuler unitamente agli agricoltori co-querelanti, avrebbero ritirato la querela per diffamazione aggravata contro Karl Bär dell'Istituto per l'Ambiente di Monaco di Baviera, contro l'autore e cineasta Alexander Schiebel e contro l'editore Jacob Radloff della oekom verlag. Per gli imputati questa notizia è un segnale della forza della pressione pubblica su Schuler.

Tuttavia, la difesa è ancora in attesa di ricevere una conferma ufficiale in merito al ritiro di tutte le accuse contro le tante persone coinvolte in questo caso. L'Istituto per l'Ambiente di Monaco di Baviera nei contatti preliminari con le controparti ha sempre premesso che il ritiro di tutte le querele era condizione essenziale per un accordo stragiudiziale; ad oggi il governo provinciale aveva rifiutato tale condizione.

L'avvocato Nicola Canestrini, che insieme a Francesca Cancellaro difende gli imputati, ha dichiarato: "Siamo naturalmente molto soddisfatti della notizia, ancora da confermare: da quanto riportato sembra che l'assessore Schuler si sia trovato costretto a ritirare le querele senza condizioni. Domani, durante la prima udienza chiariremo se tutte le oltre 1600 accuse penali sono state effettivamente ritirate, e se del caso metteremo a verbale le nostre richieste per l'accettazione della remissione. Tuttavia, il processo sulla presunta violazione del marchio è ancora in corso e gli imputati proveranno con i fatti che critica e ironia non costituiscono reato. Per quanto riguarda presunte "trattative segrete" e pettegolezzi simili, chiunque sa o dovrebbe sapere che i contatti informali (peraltro riservati) hanno rilievo giuridico solo se c'è un accordo fra tutti i coinvolti: nel caso concreto, gli interlocutori non sono stati neppure in grado di esibire le procure speciali per tutti i querelanti ".

Anche gli imputati accolgono con favore la notizia. Karl Bär, referente per le politiche agricole e commerciali dell'Umweltinstitut: "Se questo scandaloso processo bavaglio troverà una conclusione rapida e positiva, potremmo festeggiare una piena vittoria per la libertà d'espressione in Europa. È probabile che la notizia della possibilità di far fallire una querela temeraria, in anticipo rispetto alla prima udienza, grazie alla pressione pubblica e a un controllo da parte della società civile si diffonda tra i potenziali querelanti e tra le potenziali vittime di tali cause. Se siamo riusciti a fare la nostra parte con un tale risultato, avremo ottenuto molto più che non la fine di un processo contro di noi".

Alexander Schiebel: "La straordinaria ondata di solidarietà che da tutto il mondo si è abbattuta sull'AltoAdige/Südtirol può aver indotto l'assessore provinciale Schuler a ripensare radicalmente la sua posizione. Tuttavia non ci rallegreremo troppo presto, ancora non sappiamo se tutte le accuse sono state ritirate. Solo quando questo avverrà e quando tutti gli imputati saranno stati assolti potremo tirare un sospiro di sollievo. Fino ad allora, resteremo vigili".

Greenpeace, Deutsche Umwelthilfe, Slow Food, European Professional Beekeeping Association, Legambiente e WWF Italia sono solo alcune delle realtà che hanno manifestato il loro sostegno a Bär e Schiebel. Parliamo di oltre 100 tra associazioni impegnate nell'ambientalismo, nel sociale, nella tutela dei consumatori, nell'agricoltura biologica e sostenibile, nonché realtà ecclesiastiche e di democrazia diretta a livello internazionale. Organizzazioni provenienti da 18 Paesi, dall'Italia all'Ungheria fino alla Nuova Zelanda. Inoltre, sulle due piattaforme online Campact e WeMove, più di 200.000 cittadini da tutta Europa hanno già firmato un appello per chiedere all'assessore Arnold Schuler di ritirare le accuse.

 

Ulteriori informazioni:

Nella nostra cartella stampa in formato elettronico potete trovare:

  • un documento di approfondimento sul processo e sull'utilizzo di pesticidi in Alto Adige/Südtirol;
  • materiale fotografico in alta risoluzione di Karl Bär e Alexander Schiebel e delle coltivazioni di mele in Val Venosta;
  • la querela presentata dall'assessore provinciale Arnold Schuler un documento relativo ai casi di SLAPP in Europa (querele temerarie) contro attivisti e organi di informazione a cura dell'Università di Amsterdam e Greenpeace; ulteriore materiale relativo al processo.

Al seguente link ulteriore materiale fotografico per la stampa

 

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