Processo Pesticidi: l'azione legale contro l'amministratore delegato della casa editrice tedesca oekom resta in attesa di decisione
MONACO/BOLZANO, 22.10.2020 – Dopo l'udienza tenutasi questa mattina presso il tribunale di Bolzano per stabilire l'eventuale imputazione coatta dell'amministratore delegato della casa editrice oekom, Jacob Radloff, e di diversi membri del consiglio di amministrazione dell'Istituto per l'ambiente di Monaco di Baviera, la decisione rimane sospesa. Resta quindi da vedere se, oltre ad Alexander Schiebel, autore del libro edito dalla casa editrice oeakom "Il miracolo di Malles" e a Karl Bär, responsabile per le politiche agricole e commerciali dell'Umweltinstitut München, altre persone dovranno rispondere in tribunale della cosiddetta "causa sui pesticidi".
Schiebel, Radloff e l'Umweltinstitut erano stati denunciati nel 2017 dall'assessore provinciale all'agricoltura e all'epoca vicepresidente dell'Alto Adige/Südtirol Arnold Schuler per aver criticato il massiccio uso di pesticidi nella melicoltura altoatesina. Se per Karl Bär dell'Umweltinstitut München e Alexander Schiebel è stata intentata una causa per diffamazione aggravata, per Jacob Radloff la Procura della Repubblica di Bolzano ha inizialmente presentato un'istanza di archiviazione per mancanza di prove in merito all'accusa di “concorso nel reato di diffamazione aggravata” addotta dai querelanti. L'assessore Schuler si è quindi opposto alla richiesta di archiviazione presentando ricorso in appello, motivo per cui oggi si è tenuta un'udienza in tribunale a Bolzano.
Oggi, nella dichiarazione personale espressa spontaneamente da Jacob Radloff durante l'udienza in tribunale, l'editore ha definito le accuse contro gli imputati come un grave attacco alla libertà d'espressione: <<Riconosco pienamente le mie responsabilità in qualità di editore, ma nonostante le mia più buona volontà mi è impossibile comprendere il motivo per il quale dovrei essere processato qui a Bolzano. La decisione di spostare su un piano legale la discussione relativa al problema dei pesticidi in Alto Adige/Südtirol mi è del tutto incomprensibile>>.
Sempre nel corso dell'udienza di questa mattina: << Essere un editore comporta molti rischi, rischi che spesso mi sono trovato a dover affrontare, sia sul piano economico che ideologico, ma mai in tutti questi anni ho dovuto rispondere in tribunale delle mie scelte professionali – continua Radloff – . Il libro di Alexander Schiebel pone una questione politica: come si possa fare agricoltura senza che questa comporti dei rischi per la salute dell'uomo e dell'ambiente. Questa questione, che interessa ciascuno di noi, dovrebbe far parte di un dibattito democratico - e non essere il tema portante di un procedimento penale>>.
All'ordine del giorno dell'udienza odierna presso il Tribunale di Bolzano c'è stata anche la questione dell'eventuale incriminazione di altri membri, presenti e passati, del consiglio direttivo dell'Umweltinstitut München. Nel 2017 l'Istituto per l'ambiente di Monaco ha condotto una campagna di sensibilizzare rivolta all'opinione pubblica sull'elevato uso dei pesticidi in Alto Adige/Südtirol, alla quale l'assessore provinciale Arnold Schuler e oltre 1.300 agricoltori locali avevano risposto con una denuncia per diffamazione aggravata. Anche in questo caso la decisione del tribunale è ancora pendente. Le persone colpite dai "processi sui pesticidi" a Bolzano rischiano non solo una pena detentiva e una multa in caso di condanna, ma anche possibili richieste di risarcimento danni da parte della Provincia autonoma di Bolzano e dei querelanti potenzialmente milionarie, e quindi la rovina finanziaria.
Maggiori informazioni:
Nella nostra cartella stampa in formato elettronico potete trovare documenti di approfondimento e ulteriori informazioni sul processo in Alto Adige/Südtirol, immagini in alta risoluzione di Jacob Radloff e Karl Bär, nonché il file di copertina e il PDF del libro "Il miracolo di Malles".
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